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L’illuminazione degli ambienti

“Quando e come valutarla”

L’illuminazione è tra le ultime cose da mettere in un arredamento ma è la prima a cui conviene pensare.

E’ un fattore importantissimo per la buona riuscita di un arredamento.

Ho visto ambienti ricercati con mobili di design e materiali raffinati rovinati completamente dalla luce sbagliata, magari troppo forte o fredda. Al contrario, uno spazio anche semplice può risultare affascinante con il solo inserimento del corpo illuminante giusto che dà risalto al tutto.

Sovente vengo contattata per la scelta delle luci e nella maggior parte dei casi mi trovo a fare i conti con degli impianti già esistenti dove comandi, accensioni e alimentazioni sono già posizionati. In questo caso ci sono grosse limitazioni, non si possono scegliere tutti gli apparecchi e i sistemi che il mercato offre, ma ci si deve adattare. Se è previsto un centro volta e si vuole cambiare mettendo delle applique ci sono due strade: o si mette in conto di fare qualche intervento sulla muratura o si rinuncia e si scende a compromessi.

In questo caso siamo intervenuti in fase di cantiere facendo portare i punti luce incassati a pavimento per avere una illuminazione dal basso che enfatizzasse la parete materica a onde.

Occorre intervenire in tempo!

Se si sta facendo una ristrutturazione o una nuova abitazione non accontentiamoci dello schema di massima del tecnico che ha presentato il progetto in comune. Non perchè sia sbagliato, anzi! Di solito è fatto nel rispetto delle normative e pensato in modo che tutto funzioni, ma non sempre è personalizzato con i mobili che andrete a mettere.

Faccio un esempio: generalmente trovo degli impianti che hanno come luce principale il centro volta. E se, approfondendo il progetto, preferissimo un illuminazione indiretta, che illumina senza essere vista? In questo caso le alimentazioni vanno messe in tutt’altro posto, magari nell’angolo tra le pareti e il soffitto oppure in basso inserendo dei segnapasso.

Qui vediamo delle luci segnapasso incassati nella muratura. Questo permette di avere una illuminazione di cortesia che permette comunque di vedere bene.

Questo discorso vale non solo per l’illuminazione ma anche per tutto il resto dell’impiantistica.

Pensiamo agli attacchi per l’acqua in cucina: abbiamo già fatto il progetto di questa parte sapendo dove vorremo avere la lavastoviglie o il piano cottura? E se poi scegliamo una composizione ad isola?

E che dire dei bagni? Magari quando dobbiamo scegliere il mobile per il lavandino ci piace un modello che ha la vasca a destra e un piano d’appoggio a sinistra oppure ha due lavelli..

Vogliamo poi parlare delle scatole di derivazione, dei collettori degli impianti, dei termostati?

Sempre posizionati “sul più bello di Roma” ad interrompere una bella parete su cui poteva campeggiare un bel quadro a tutta altezza o di fronte all’arrivo delle scale, in bella vista. Quando chiedo informazioni scopro che nella maggior parte dei casi la decisione è lasciata agli impiantisti che non avendo in mente il progetto generale scelgono in totale buona fede il posto migliore secondo loro. Ma non è il posto migliore per voi..

Ecco perchè in sinergia con tecnici e impiantisti è opportuno intervenire in anticipo con un progetto esecutivo degli arredi.

In questo modo si potrà chiedere di avere prese, attacchi e comandi nei posti giusti, allo stesso costo e con lo stesso sforzo senza dover poi in seguito chiedere modifiche o rotture con i relativi disagi di costo e scocciature.

Inoltre ho riscontrato che gli impiantisti apprezzano il fatto di avere un progetto preciso da seguire perchè li libera da ogni responsabilità e incertezza.

In questo modo lavorano più spediti e sereni ed è facile comprendere quanto questo influisca positivamente sull’andamento generale del cantiere.

Ricordate: non è mai troppo presto per pensare ai particolari, non lasciate che altri decidano per voi costringendovi ad adattarvi, pensateci per tempo!

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